VINI IGT: LA LIBERTA' DI INNOVARE RISPETTANDO LA TRADIZIONE
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VINI IGT: LA LIBERTA' DI INNOVARE RISPETTANDO LA TRADIZIONE

Il mondo del vino è fatto di anime diverse, dai vini rossi, bianchi e rosati, sino a quelli da rifermentazione, capaci di esprimere un territorio, la cultura e l’arte di chi lo produce. Noi di Fora Bina Wine Club abbiamo proprio deciso di esprimere questa filosofia con la produzione di soli vini IGT, una decisione che unisce libertà creativa e profondo rispetto per le radici vinicole veronesi, il territorio in cui viviamo e lavoriamo.

Perché scegliere l'IGT?

La classificazione IGT (Indicazione Geografica Tipica) offre ai produttori un margine di libertà che le denominazioni più restrittive come DOC (Denominazione di Origine Controllata)  o DOCG  (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) non consentono. Questa libertà ci permette di esplorare l'intero territorio veronese senza vincoli, valorizzando ogni area con le sue peculiarità uniche.

"La nostra scelta di produrre vini IGT nasce dal desiderio di mettere in bottiglia vini che altrimenti non esisterebbero," spiegano i fondatori Christian Gastaldelli e Matteo Castagna. Questo approccio consente loro di reinterpretare il territorio con ogni vendemmia, creando esperienze enologiche autentiche e irripetibili.

Sperimentazione e tradizione: un equilibrio perfetto

Nonostante l'apertura all'innovazione, Fora Bina Wine Club rimane saldamente radicata nella tradizione. L'azienda utilizza esclusivamente uve storiche e autoctone, come Corvina, Corvinone, Rondinella, Garganega e Trebbiano di Soave, evitando contaminazioni con vitigni internazionali. Anche in questo i vini di Fora Wine Wine Club risultano essere fuori dagli schemi del’omologazione. 

Tra le sperimentazioni più significative spiccano:

  • Il Bina PK1: Rosato IGT Verona, ottenuto con una proporzione di Corvinone maggiore rispetto alla Corvina.
  • Un rosso composto unicamente da Corvinone e Rondinella, che ha permesso di esplorare le potenzialità di un vigneto specifico.
  • Il Bina F1: Bianco Frizzante IGT Verona, nato da una rifermentazione di un taglio Garganega-Trebbiano, con caratteristiche uniche e lontane dai vini convenzionali.

Queste sperimentazioni non sono mai fini a sé stesse: ogni innovazione è un omaggio al territorio e alle sue peculiarità, che parlano attraverso il vino.

L'IGT come strumento per affrontare il futuro: la nostra visione fuori dagli schemi

Il cambiamento climatico è una delle sfide più grandi per la viticoltura moderna. Fora Bina Wine Club crede che le sperimentazioni condotte sotto l'etichetta IGT (Indicazione Geografica Tipica) possano offrire soluzioni utili anche per le denominazioni tradizionali.

Ad esempio, l'uso del Corvinone nel Bina PK1: Rosato IGT Verona ha permesso di mantenere un buon livello di freschezza naturale, evitando interventi correttivi come l'acidificazione. Questo dimostra come un approccio creativo e libero possa rispondere a problemi emergenti senza sacrificare la qualità o l'autenticità del vino.

Conclusione: come nasce Fora Bina per sperimentare l'IGT?

Con la scelta dell'IGT, Fora Bina Wine Club non solo celebra la tradizione vinicola veronese, ma sa andare verso nuove frontiere mai sperimentate prima. Ogni vino diventa in questo modo un racconto del territorio, dell'annata, diversa ogni volta, e dei suoi audaci produttori. 

Un Wine Club, che esce dagli schemi, Fora Bina, esattamente come il nome che ne rappresenta il progetto. Fora Bina, il Wine Club esclusivo nato dall’intuizione di due enologi, Christian Gastaldelli e Matteo Castagna, significa proprio essere “fuori dai binari”, quindi pensare e agire in modo totalmente diverso dalla massa. Una promessa che i due enologi vogliono mantenere nei fatti, attraverso una serie di servizi pensati per gli enonauti fatti di contenuti educational sia social che web, newsletter, eventi dal vivo, eno-tour e naturalmente la produzione di vini a tiratura limitata. "Abbiamo investito anni negli studi e sul campo e fare vini, ora è arrivato il momento di spiegarlo e farlo col nostro pubblico, con metodo, concretezza e trasparenza" – promettono gli enologi.